Storia e archeologia confermano la Bibbia

e smascherano gli errori cronologici della Watchtower

NON SI PUO' DIMOSTRARE IL COMPIMENTO DELLA PROFEZIA BIBLICA PRESCINDENDO DALLA STORIA, POICHE' E' LA STORIA CHE DIMOSTRA SE, QUANDO E COME LA PROFEZIA SI E' ADEMPIUTA E NON VICEVERSA 


La storia si evolve nel tempo, e per comprenderla dobbiamo essere in grado di stabilire la successione degli avvenimenti, cioè la loro distanza da noi.
La cronologia è una scienza ausiliaria della storia, che riporta al nostro calendario e agli anni della nostra era le date di eventi espresse altrimenti.
La Bibbia non ci fornisce nessuna data assoluta e la sua cronologia è soltanto una cronologia relativa; poiché finisce in un punto distante centinaia di anni dalla nostra era.
Nell'antichità non fu mai adottato un sistema uniforme di computo cronologico. Gli avvenimenti negli annali delle singole nazioni venivano datati sulla base degli anni di regno del sovrano in carica e spesso senza alcun riferimento ad altri regnanti o avvenimenti contemporanei o antecedenti.
Anche i calendari in uso presso i vari popoli differivano sia perché basati su cicli astronomici diversi (lunari, solari, luni-solari), sia perché avevano il capodanno in momenti differenti (primavera o autunno).
Risultati molto precisi nel computo cronologico si possono ottenere soltanto laddove in un documento d'epoca un avvenimento astronomico sia stato datato in base agli anni di regno di un monarca contemporaneo.
Le date confermate astronomicamente possono convertire una cronologia relativa in una cronologia assoluta e precisamente in un sistema di date riportate al nostro calendario.
"Una cronologia assoluta è una cronologia fondata su date fissate astronomicamente, in contrasto con la cronologia relativa la quale ci informa soltanto a riguardo della lunghezza di certi intervalli di tempo" (Otto Neugebauer in "History of Ancient Mathematical Astronomy", pag. 1071).
I sincronismi (2 Re 23:29; 24:8; Ger. 46:2; 52:4-5,12) tra i regni di Giuda e quelli di Babilonia ed Egitto permettono di armonizzare la cronologia biblica relativa con le contemporanee cronologie di altre nazioni. Questi collegamenti databili astronomicamente ci permettono di fornire date assolute alla cronologia biblica.
La grande quantità di documenti databili (diari astronomici, testi commerciali, cronache, liste reali, iscrizioni reali, ecc.) provenienti dagli scavi archeologici, ci danno la possibilità di calcolare la cronologia babilonese con assoluta precisione.
Tutte queste fonti storiche smascherano l'errore storico-cronologico della Società Torre di Guardia.
Se le fonti archeologiche della storia secolare smentiscono la cronologia a cui sono legate le nostre credenze dottrinali, ciò non indica necessariamente che la storia si oppone alla verità biblica. Sarebbe un grosso errore scartare le fonti storiche che non sono in armonia con il nostro modo di pensare.
Se amiamo la verità dobbiamo chiederci: è la STORIA in errore o il MIO MODO di interpretare la Bibbia?
Dobbiamo esaminare con cura le testimonianze storiche del passato poiché solo così possiamo avere conferme e certezze sul giusto modo di interpretare la profezia biblica.
Se siete stati in contatto con i testimoni di Geova o per qualche tempo avete studiato la Bibbia con loro, vi sarete certamente resi conto che il 1914 acquista un posto di assoluto rilievo in ogni pubblicazione della Società Torre di Guardia. Questa data viene continuamente sbandierata come l'inconfutabile prova che i testimoni di Geova comprendono correttamente le profezie bibliche e il loro adempimento. La data del 1914 è errata poiché parte da un presupposto storico sbagliato, cioè il 607 a.C., anno a cui attribuiscono la distruzione di Gerusalemme da parte dei babilonesi.
Raymond Franz è stato un membro del Corpo Direttivo (il gruppo dirigente) della Società Torre di Guardia. Al tempo della redazione dell'"Ausiliario per comprendere la Bibbia" fu incaricato della compilazione di uno studio sulla cronologia. Ecco cosa ha scritto in merito nel suo "Crisi di coscienza":

  • "La principale dottrina dei Testimoni di Geova è che la profezia biblica additi l'anno 1914 come la fine dei "tempi dei Gentili" di Luca 21:24 e che in quell'anno Cristo Gesù abbia assunto il potere regale e abbia iniziato a governare in maniera invisibile. I riferimenti ad un periodo di "sette tempi" in Daniele cap. 4 costituirebbero la base dei calcoli che portano a quella data e, mediante altri testi, questi "sette tempi" si trasformerebbero in un periodo di 2.520 anni, iniziatisi nel 607 a.E.V. e finiti nel 1914 E.V. L'anno d'inizio, il 607 a.E.V,. fu scelto come l'anno della distruzione di Gerusalemme per mano del conquistatore babilonese Nabucodonosor. Sapevo che la data del 607 a.E.V. appariva una peculiarità delle nostre pubblicazioni, ma non ne conoscevo veramente il motivo. Solo per l'articolo "Cronologia" si impiegarono mesi di ricerche e ne risultò la voce più lunga di tutto l'Ausiliario. La maggior parte del tempo trascorse nel tentativo di trovare qualche prova, qualche sostegno nella storia, per il 607 a.E.V., una data cruciale nei nostri calcoli che approdavano al 1914. Charles Plonger, membro del personale del quartier generale, che collaborava con me in quel periodo come segretario, effettuò ricerche in tal senso nelle biblioteche di tutta la città di New York alla ricerca di qualunque cosa potesse confermare quella data dal punto di vista storico. Non trovammo proprio niente a sostegno del 607 a.E.V. Tutti gli storici additavano una data posteriore di 20 anni. Tra le decine e decine di migliaia di tavolette cuneiformi di terracotta, trovate nell'area mesopotanica e risalenti al tempo dell'antica Babilonia, di cui, prima di dedicarmi alla raccolta per la voce Archeologia sull' Ausiliario ignoravo la consistenza numerica, nessuna comprovava per l'impero Neo-babilonese (epoca in cui è fissato il regno di Nabucodonosor) una durata tale da permettere di includerci il 607 a.E.V., la data da noi sostenuta, come quella della distruzione di Gerusalemme. Tutto additava un periodo più breve di 20 anni rispetto a quello sostenuto nella nostra cronologia pubblicata in vari libri. Sebbene considerassi questo fatto inquietante, ero disposto a credere che la nostra cronologia fosse corretta malgrado tutta l'evidenza contraria. Così, nella stesura del materiale per l'Ausiliario, furono dedicati molto spazio e tempo nel tentativo di togliere credibilità alle evidenze archeologiche e storiche che attestavano l'erroneità della nostra data del 607 a.E.V. e che fornivano un diverso punto di partenza per i nostri calcoli e, conseguentemente, un punto d'arrivo differente dal 1914. Charles Plonger ed io ci recammo alla Brown University di Providence, Rhode Island, per intervistare il professor Abraham Sachs, uno specialista in antichi testi cuneiformi. Volevamo cercare di ottenere qualche informazione attestante qualche falla o un qualsiasi lato debole nelle indicazioni astronomiche contenute in molte tavolette, indicazioni che provavano l'infondatezza del nostro 607 a.E.V. Alla fine fu evidente che, se davvero la nostra data fosse stata quella giusta, si sarebbe verificata una teorica cospirazione da parte degli antichi scribi -senza alcuna ragionevole giustificazione- per falsificare i fatti. E allora, come un avvocato di fronte a una prova che non può annullare, il mio tentativo fu quello di screditare o ridurre la credibilità degli antichi testimoni che avevano presentato quella prova: l'evidenza dei testi storici relativi all'Impero neo-babilonese" (Crisi di coscienza, pagg. 47,48).

Quali sono questi documenti storici e archeologici che smascherano l'errore cronologico della Società Torre di Guardia? Diamo uno sguardo ai più importanti:
I DIARI ASTRONOMICI
Vengono definiti "diari astronomici" un gruppo di documenti nei quali sono registrate delle osservazioni astronomiche fatte dagli astronomi babilonesi.
Un "diario" abbraccia di solito un periodo più o meno lungo di un dato anno babilonese, indicando la posizione della luna dall'inizio alla fine della sua visibilità in un determinato giorno, come pure la posizione dei pianeti Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno in relazione a certe stelle e costellazioni.
Sono stati scoperti più di 1.200 frammenti di diari astronomici. I diari più antichi, B.M. 32312 e V.A.T. 4956, forniscono date assolute sulle quali può fondarsi la cronologia assiro-babilonese.
B.M. 32312

Nel diario astronomico B.M. 32312 (St. 76-11-17, 2040), vengono fornite delle informazioni storiche ed astronomiche importanti per la cronologia dei sovrani babilonesi. Il Prof. Abraham J. Sachs, massima autorità nello studio dei diari astronomici, analizzò il diario B.M. 32312 e in un articolo pubblicato nel 1974 in Philos. Trans Royal Soc. London, serie A, 276, pp. 43-50 spiega come ha determinato la data del più antico diario astronomico:
"Vidi che il contenuto astronomico si adeguava appena a rendere virtualmente certa questa data. Provai un grande sollievo quando potei convalidare tale data con l'armonizzare una notazione storica contenuta nel diario con un'informazione parallela riferita al -651 contenuta in una cronaca storica ben databile".
In una lettera datata 9 aprile (riportata in appendice) il Prof. A.J. Sachs riporta l'evento astronomico descritto nel diario B.M. 32312:
"... ultima visibilità di Mercurio ad est dietro i Pesci, ultima visibilità di Saturno dietro i Pesci, ambedue intorno al 14° giorno del 1° mese; Marte stazionario nello Scorpione il 17° giorno del 1° mese; prima visibilità di Mercurio nei Pesci il 6° giorno del 12° mese ..."
Queste informazioni planetarie permettono di determinare la data in modo unico, verificando scientificamente la posizione dei corpi celesti descritti, che viene fatta risalire all'anno 652/651 a.C.
In questo documento mancano il nome del sovrano e l'anno di regno, ma questi dati possono essere suppliti grazie ad una informazione storica in esso contenuta. Esso dice infatti che:
"... nel 27° giorno del 12° mese il re di Babilonia era impegnato in battaglia in una località chiamata Hirit ..."
Fortunatamente questa battaglia è menzionata pure nella tavoletta cuneiforme B.M. 86379 o "Cronaca di Akitu" (vedi l'immagine che segue) dove è scritto:
"L'anno 16° di Shamash-shuma-ukin ... Nel 27° giorno di Adar (12° mese), gli eserciti di Assiria e Akkad (Babilonia) si scontrarono in Hirit ..."
Queste informazioni storiche parallele permettono di datare, con l'ausilio degli eventi astronomici descritti, la battaglia di Hirit nel 27° giorno del mese di Adar (12° mese del calendario babilonese corrispondente al nostro fbbraio/marzo) del 16° anno di regno di Shumash-shuma-ukin, corrispondente al 652/651 a.C.
I documenti commerciali, la cronaca di Akitu, la lista reale di Uruk e il canone di Tolomeo concordano che Shamash-shuma-ukin, re di Babilonia, regnò 20 anni, dal 667 al 648 a.C.
Il diario astronomico B.M. 32312 contribuisce a definire la cronologia del periodo neo-babilonese convalidando le seguenti date:

  • Shamash-shuma-ukin 20 anni - 667-648 a.C.
  • Kandalanu 22 anni - 647-626 a.C.
  • Nabopolassar 21 anni - 625-605 a.C.
  • Nabucodonosor 43 anni - 604-562 a.C.

Il diario astronomico B.M. 32312 smentisce la cronologia della Torre di Guardia e la data del 607 a.C. come quella della distruzione di Gerusalemme. Essa non permette nel modo più assoluto di retrodatare il 16° anno di Shamash-shuma-ukin dal 652 al 672 a.C. E' confermata così, in modo indipendente, l'anno 586 a.C. come data ben fondata della distruzione di Gerusalemme:
"... B.M. 32312 = St 76-11-17, 2040, ampia almeno due colonne, è un Diario Astronomico del -651/0 = 652/1 a.C. = 16° anno di Samassumukin. Ovviamente I riguarda il mese, laddove VI rovescio finisce col XII mese. I nomi dell'anno e del mese sono mancanti ma la data è determinata unicamente dagli eventi astronomici leggibili (ultima visibilità di Mercurio a est dietro i Pesci, ultima visibilità di Saturno dietro i Pesci, ambedue intorno al 14° giorno del I mese; Marte stazionario nello Scorpione il 17° giorno del I mese; prima visibilità di Mercurio nei Pesci il 6° giorno del XII mese). Gli eventi militari riferiti riguardano il mese XII in rov. II' 10' e 18' f.. Rov. II' 10' precede un punto per il giorno 13 e ne segue uno per il giorno 12. Esso dice: ERIM-ME KUR URIki (ana? SA?) ERIM KUR as-sur sal-tù DU'-ME ERIM
Rov. II' 18' f segue un punto per il 27° giorno ed è seguito da un punto per il 28° giorno:
(......) Hi.ri-tu NAM UD-KIB-NUN ZIMBIRki, ERIM KUR URIKI u KUR as-sur
(.....................) MES DU- MES-ma ERIM KUR URIki BAL-ME ma-a'- dis GAZ
Naturalmente queste righe si riferiscono ai medesimi eventi elencati in B.M. 86379 opp. 13-16 (BHT pl.4).
Questo è tuttora l'unico Diario Astronomico che io conosco.
Sinceramente A. Sachs.

Il testo della Cronaca di Akitu è conservato nel British Museum con la sigla B.M. 86379 ed è una tavoletta cuneiforme che misura 45 mm di larghezza e 62 mm di lunghezza. A.K. Grayson pubblicò nel 1975 una traduzione in Assyrian and Babylonian Chronicles, pagg. 131,132.
La B.M. 86379 ci è pervenuta in un buono stato di conservazione, benché all'inizio del documento nell'angolo superiore sia mancante una piccola parte e si trovino delle piccole screpolature in superficie.

1.
2. Per (otto) anni durante (il regno di) Se(nnacherib),
3.
4. Per 12 anni (durante il regno di Esar(haddon)
5.
6. 20 anni (in tutto) Bel r(imase) in Batil (Ashur) e
7.
8. la festa dell'Akitu non ebbe luogo
9.
10. L'anno di accessione di Shamash-shuma-ukim: Nel mese di Iyyar (bel)
11.
12. e gli dèi di Akkad uscirono da Baltil (Ashur) e
13.
14. nel 24° giorno del mese di Iyyar entrarono in Babilonia.
15.
16. Nabu e gli dèi di Borsippa andarono in Babilonia.
17.
18. L'anno 16° di Shamash-shuma-kin: dal mese di Iyyar fino al mese di Tebet
19.
20. Il capo dell'esercito mobilitò delle truppe in Akkad (Babilonia)
21.
22. Nel 19° giorno del mese di Tebet cominciarono le ostilità fra l'Assiria e Akkad
23.
24. Il re fuggì davanti al nemico a Babilonia.
25.
26. Nel 27° giorno del mese di Adar gli eserciti di Assiria e Akkad
27.
28. si diedero battaglia in Hirit L'esercito di Akkad
29.
30. si ritirò dal campo di battaglia e subì una grande sconfitta
31.
32. (tuttavia) continuarono le ostilità (e) la guerra continuò.
33.
34. Il 17° anno: ci furono (insu)rrezioni in Assiria e in Akkad.
35.
36. Nabu non venne da (Borsippa) per la processione di Bel (e)
37.
38. Bel non uscì.
39.
40. Il 18° anno: Nabu non venne da Borsippa per la processione di Bel
41.
42. Bel non uscì
43.
44. Il 19° anno: Nabu non venne (e) Bel non uscì
45.
46. Il 20° anno: Nabu non venne (e) Bel non uscì
47.
48. Dopo Kandalanu nell'anno di accessione di Nabopolassar
49.
50. vi furono insurrezioni in Assiria e in Akkad
51.
52. Vi furono ostilità (e) vi fu guerra continuata
53.
54. Nabu non venne (e) Bel non uscì.

https://www.livius.org/cg-cm/chronicles/abc16/akitu.html - Traduzione del Documento originale:

https://www.caeno.org/_Eponym/pdf/Grayson_Chr 16 Akita.pdf


Osservazioni sul Diario astronomico Strassmaier Cambyse 400: 

https://drive.google.com/open?id=1W6VbhUwREfW52kzl6fGh1AMJ7ILSZ0_c

Il testo astronomico, o diario astronomico designato con la sigla V.A.T. 4956 si trova nel Vordersiatischen Abteilung del museo di Berlino. Questo testo è stato datato 1° Nisan dell'anno 37°- 1° Nisan dell'anno 38° del regno di Nabucodonosor, re di babilonia.
In esso sono riportate osservazioni lunari e planetarie compiute nell'intero arco del 37° anno del regno di Nabucodonosor. Fra le numerose osservazioni riportate sulla tavoletta una trentina sono descritte in modo così preciso da rendere relativamente facile agli astronomi moderni il compito di determinare l'anno nel quale furono eseguite.
In questo modo gli astronomi sono stati in grado di mostrare che tutte queste osservazioni (relative alla Luna, alle stelle e ai cinque pianeti: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, allora conosciuti) dovettero essere fatte nell'anno 568/567 a.C. (nel calcolo astronomico si scrive -567/566 dato che questo conteggio non ammette un anno zero fra il 1° a.C. e il 1° d.C.).
Un testo astronomico che contiene le indicazioni di posizioni del sole, della luna, dei pianeti e delle stelle è definitivamente e inequivocabilmente fissato come periodo di tempo assoluto nell'arco di molte migliaia d'anni.
Il diario astronomico V.A.T. 4956 è una copia fatta durante il periodo seleucida. Nel testo sono stati trovati due errori di trascrizione, ma le altre osservazioni riportate in questo documento rientrano perfettamente nell'anno 568/567 a.C.
Il documento riporta: misurazioni dell'ora del tramonto o del sorgere della Luna, dati riguardanti le congiunzioni della luna con stelle ben specificate, più le posizioni di Giove, Mercurio, Venere, Marte e Saturno, per un periodo di dodici mesi e un'eclisse di Luna.
Quando si analizza il testo e lo si mette in relazione con l'anno -567/566, si vede che le ore del sorgere e del tramontare della Luna vanno d'accordo con i valori calcolati con uno scarto al massimo di dieci minuti. Le longitudini della Luna e dei pianeti si trovano d'accordo con i dati dedotti dalla V.A.T. 4956 con la differenza al massimo di un grado per la maggioranza delle informazioni.
Gli astronomi moderni deducono che il diario astronomico rappresenta una copia fedele all'originale. Essi sottolineano che un'identica combinazione di posizioni astronomiche non si ripete che a distanza di circa quarantamila anni, ciò comprova che le osservazioni della V.A.T. 4956 debbono essere state fatte nell'anno 568/567 a.C., perché corrispondono a una situazione che avrebbe potuto verificarsi soltanto molte migliaia di anni prima o dopo.
La Società Torre di Guardia rigetta tale documento che condanna la sua cronologia e cerca con ogni mezzo di screditarlo:

"V.A.T. 4956: Questa è una tavoletta cuneiforme che provvede informazioni astronomiche databili al 568 a.E.V. Dice che le osservazioni furono fatte nel 37° anno di Nabucodonosor. Questo corrisponderebbe alla cronologia che pone il suo 18° anno di regno nel 587/6 a.E.V. Tuttavia, si ammette che questa è una copia fatta nel terzo secolo a.E.V. Quindi è possibile che le sue informazioni storiche siano semplicemente quelle accettate nel periodo seleucide". "Venga il Tuo Regno", pag. 186.

Queste in sintesi le critiche che la Società muove alla VAT 4956:

Siccome si tratta di una copia che si suppone risalga al periodo seleucide, il testo portrebbe essere stato "rimaneggiato" per adattarlo agli scopi (non meglio precisati) dei copisti. Per esempio, potrebbero aver aggiunto la data "37° anno di Nabucodonosor". Anche gli studiosi moderni potrebbero aver inserito le loro personali deduzioni laddove in origine c'erano altre parole che il testo non ha conservato perché danneggiato.
Saggiamo la validità di tali tesi comparando la VAT 4956 con un altro diario, il Strassmayer Kambyse 400, ritenuto valido dalla Torre di Guardia, dal quale si evince la data assoluta -523 che serve da base per determinare la data della caduta di Babilonia, il -539.

I due diari astronomici hanno le stesse caratteristiche, cosa che permette di valutarli con gli stessi criteri. La correttezza delle informazioni che contengono è stata verificata dagli astronomi moderni: la VAT 4956 riporta un'eclisse che si è verificata il -568; la Strm. K. 400 riporta anch'essa un'eclisse che si è verificata il -523. Anche Claudio Tolomeo le aveva correttamente segnalato nella sua opera. Se qualcuno reputasse "funzionale" (funzionali a che cosa, poi?) la datazione "37° anno di regno di Nabucco" associata al -568, lo stesso dovrebbe fare riguardo alla data "7° anno di Cambise" associata al -523. In effetti, chi cerca di screditare la VAT 4956 scredita inevitabilmente anche la Strm. K. 400, che oltretutto ha un valore intrinseco inferiore. In ogni caso, ambedue i reperti contribuiscono a chiarire un breve scorcio della storia antica, compresa quella biblica, senz'ombra di conflittualità riguardo a quest'ultima.
La società Torre di Guardia contesta che le osservazioni fatte in Babilonia potevano contenere errori dovuti alle condizioni meteorologiche, in quanto gli astronomi babilonesi manifestavano il più grande interesse verso eventi o fenomeni celesti che si verificavano vicino all'orizzonte al sorgere o al tramonto della Luna e del sole, e l'orizzonte spesso appariva offuscato a causa delle tempeste di sabbia.
Ma ciò non succedeva tutti i giorni. L'evento planetario descritto:


"... nel 37° anno del regno di Nabucodonosor, re di Babilonia, il 1° di Nisan, al sorgere della Luna, quando Saturno era opposto al Pesce Australe dello Zodiaco ..."


Questa osservazione poteva essere fatta da Babilonia per svariati mesi di seguito, e ciò esclude errori di valutazione riguardo a questo pianeta durante il 37° anno di Nabucodonosor per condizioni climatiche.
Gli astronomi babilonesi avevano escogitato dei sistemi di calcolo per predire certi eventi celesti. In V.A.T. 4956 è menzionata un'eclisse di Luna che avvenne il 4° luglio -567. Il testo dice:


17) (...) 15 ilu itti ili ittamar 7 30 NA atalu Sin sa LU (...)
17) (...) il 15° (giorno del mese di Sivan) il Dio era visibile insieme col Dio. 30 minuti di tempo tra il sorgere del Sole e il tramonto della Luna la mattina seguente.
Eclisse di Luna che non si verificò (...)


L'eclisse di Luna del 15 Sivan secondo i calcoli degli astronomi moderni si produsse il 4° luglio del 568 a.C., iniziò il pomeriggio e non potè essere osservata da Babilonia.
"L'eclisse lunare del 15 Sivan (= 4 luglio -567) non fu visibile in Babilonia. L'astronomo babilonese l'aveva calcolata sulla base di un ciclo delle eclissi (probabilmente il ciclo di Saros) e quindi aveva scritto: atalu Sin, Eclissi di Luna calcolata". Quello che segue dovebbe essere letto: sa etetik (LU), "che non si è verificata (cioè che non fu visibile in Babilonia ...) Tracce di sa LU sono quasi sicuramente ancora visibili" (il testo in questo punto è alquanto guasto).
P.V. Neugebauer e E.F. Weidner in "Ein astromischer Beobachtunggstext aus dem 37. Jahre Nebukadnezar II (.567/ -566)", pag. 50.


Questo documento (VAT 4956) è stato recentemente verificato dal noto fisico Robert R. Newton nel libro Ancient Planetary Observation and the Validity of Ephemeris Time (Antiche Osservazioni planetarie e validità nel tempo delle Efemeridi), Baltimora e Londra 1976, il quale alla Tav. IV 3 e IV 10, pag. 131 presenta questa conclusione:
"... queste date armonizzano perfettamente con il Canone di Tolomeo e con altri simili documenti di fonte indipendente come il canone assiro degli eponimi, gli annali dei re d'Assiria, la cronaca babilonese, le liste dei re di Babilonia e molte migliaia di documenti commerciali datati ..."
In una lettera datata 23 gennaio 1978 Newton, in riferimento alla data contenuta in VAT 4956, che egli ha analizzato, scrive:
"Io considero che è ben fondato che il -567 a.C. è il 37° anno di Nabucodonosor, quindi il -603 è il suo primo anno ..." (possediamo una fotocopia dell'intera lettera di Newton, scritta al Sig. Mason- Australia).
Visita la pagina di C.O. Jonsson: https://www.607v587.com/webpage%2010.htm

E' stato obiettato dalla Società Torre di Guardia che gli scribi che copiarono il testo cuneiforme, nel cercare di aggiornare la terminologia arcaica, avrebbero anche modificato il contenuto della tavoletta VAT 4956 inserendo la frase: "l'anno 37° di Nabucodonosor". Sono stati trovati numerosi testi originali che sono stati datati alla stessa maniera e questo esclude in maniera assoluta questa ipotesi.
Il testo astronomico contiene circa quaranta date, con l'indicazione del mese, del giorno o parte del giorno, o degli anni del sovrano regnante (anche se l'anno per ovvie ragioni non viene ripetuto ogni volta). Per poter cambiare gli anni del testo, i copisti sarebbero stati obbligati a cambiare anche il nominativo del sovrano regnante.
Considerando poi che i fenomeni astronomici registrati nel testo che si armonizzano con la data 568/567 a.C. -una trentina- si verificano a intervalli di migliaia d'anni e che nessuno nell'antichità sarebbe stato in grado di contraffarle in modo corretto, dobbiamo dedurre che le informazioni registrate nel diario astronomico VAT 4956 sono fedeli all'originale.


Raymond Franz e Charles Plonger, allo scopo di raccogliere materiale documentario, intervistarono il 24 giugno 1968 il prof. Abraham J. Sachs, docente di Storia della matematica alla Brown University in Providence, Rhode Island (Stati Uniti). Il prof. Sachs fu l'autorità di maggior spicco nel campo dei testi astronomici.
Raymond Franz fornì una copia dell'intervista del prof. Sachs a Carl Olof Jonsson (autore del libro The Gentile Times Reconsidered, "I tempi dei gentili riconsiderati") dalla quale stralciamo i brani seguenti:


"Prima di tutto vorremmo conoscere il pensiero del prof. Sachs sul diario astronomico VAT 4956. E' possibile che l'autenticità del testo sia inficiata dal fatto che esso è una copia di un originale più antico? C'è qualche possibilità che le osservazioni registrate nel testo possano essere state eseguite posteriormente e assegnate all'anno 37° di Nabucodonosor?
SACHS: "(Il testo) è stato copiato, su questo non ci sono dubbi. Ma le informazioni astronomiche ivi registrate sono di tale natura che nessuno nell'antichità sarebbe stato in grado di contraffarle in modo corretto, per cui dobbiamo presumere, come facciamo in ogni altro caso analogo, che allorquando possiamo verificare una copia confrontandola con documenti indipendenti e questa risulta corretta, vuol dire che essa è una copia fedele" (pag. 5).
"E' una copia, non ci sono dubbi. D'altra parte le informazioni astronomiche sono di tale natura che non sarebbe stato possibile contraffarle, per cui dobbiamo considerarla come se fosse un documento originale" (pag. 10)
FRANZ: "Quindi ci sarebbe un consenso unanime di tutti gli studiosi su questo tipo di documento, non sussisterebbe nessuna divergenza?" (pag. 10)
SACHS: "No, assolutamente. Nessuno lo ha mai messo in discussione" (pag. 10 e 11).
FRANZ: "Può essere che almeno qualcuna delle eclissi di Luna sia stata calcolata da copisti posteriori e assegnata al periodo neo-babilonese?"
SACHS: "(I testi cuneiformi) ... in molti casi furono copiati da testi originali, comunque non è possibile che siano stati contraffatti, nel senso che non si avevano sufficienti cognizioni astronomiche per poterlo fare a posteriori" (pag.14).
FRANZ: "Quindi i diari astronomici sono esatti, rispecchiano la realtà giorno per giorno nel modo in cui sono presentati?"
SACHS: "Esattamente". (pag.14).


Questo è il testo del Diario VAT 4956 tradotto dall'inglese:

__________

1. 37° anno di Nabucodonosor, re di Babilonia. Il 1° Nisan (il Schaltadar aveva 29 giorni) la luna divenne visibile dietro Hyadi; la visibilità durò 64 minuti (...)
2. Saturno è in opposizione rispetto al Pesce australe dello Zodiaco. La mattina del 2° (giorno) apparve ad ovest un arcobaleno. Nella notte del 3 la luna (si trova) a 2 yarde di fronte a (...)
3. ... all'inizio della notte del 8° (giorno) la luna (si trova) a una yarda di fronte alla stella della zampa posteriore del Leone. Il 9° (giorno) un alone circondava il Sole ad ovest (...)
4. il 12° (giorno) Giove sorse apparentemente fuori tempo. Il 14° (giorno il Dio apparve visibilmente con il Dio; 16 minuti passarono tra il sorgere del Sole ed il tramonto della Luna la mattina successiva. Il 15° (giorno) era nuvoloso. Il 16° (giorno) Venere (...)
5. La mattina del 20° (giorno) il Sole fu circondato da un alone. Da mezzogiorno fino alle piogge serali (?). Ci fu un arcobaleno ad est ... (...)
6. Dal 8° (giorno) di Schaltadar fino al 29° la marea si alzò 3 yarde 8 pollici; 2/3 di yarde fino a (') la sua marea (?). (...)
7. Dall'ordine reale riguardo i sacrifici. Durante questo mese una volpe entrò nella città. Colpi di tosse ... (...)
8. Il 1° (giorno) di Airu (il Nisan aveva 30 giorni) mentre il Sole era ancora splendente la Luna divenne visibile, 4 yarde sotto l'iltima stella occidentale dei grandi Gemelli; e si trovava molto distante dalla Tiara (...)
9. Saturno è in opposizione rispetto al Pesce australe dello Zodiaco. Mercurio è tramontato rispetto al Sole e quindi non è visibile. Nella notte del 1° (giorno) una violenta (') tempesta da sud-ovest. Principalmente per l'intera giornata (...)
10. Venere a ovest si avvicina alla più grande distanza dal Sole. Il 2° (giorno) soffiò un vento violento (?) da nord. Il 3° (giorno) Marte entrò nella Costellazione, il 5° (giorno) uscì dalla Costellazione. Il 10° (giorno) la sera Mercurio si levò (...) dietro i (...) Gemelli (... eliacale ...)
11. Il 15° (giorno) nuvole a serpente (?). Il 18° Venere sopra Regulus 1 yarda e 4 pollici. Il 26° (la luna era) 1 ora e 32 minuti (visibile). Il 27° (giorno) ... (...)
12. Il 1° (giorno) di Sivan (l'airu aveva 29 giorni) la Luna divenne visibile dietro il Cancro. Era piena, 1 ora e 20 minuti durò la visibilità. Soffiò un vento da nord. In quello stesso tempo Marte e Mercurio (si trovavano) 4 yarde di fronte a Regulus (...)
13. Mercurio al di sotto di Marte si sposta ancora verso est. Giove sopra Antares, Venus ad ovest opposto alla coda del Leone (...)
14. 1 yarda. All'inizio della notte del 5° (giorno) la Luna superò di 1 yarda la stella settentrionale della fine della zampa del Leone verso est. All'inizio della notte del 6° (giorno) (...)
15. ... La sera della notte del 8° (giorno) la Luna era 2 e mezzo yarde sotto la stella settentrionale della Libra. La sera della notte del 9° (giorno) la Luna era 1 yarda di fronte a (...)
16. Si spostava verso est. Il 9° (giorno) Solstizio d'estate. La sera della notte del 10 la Luna era 3 e mezzo yarde sopra Antares ad uguale distanza. Il 12° (giorno) Marte e 2/3 yarde sopra (...)
17. (...) Il 15° (giorno il Dio era visibile insieme col Dio. 30 minuti di tempo tra il sorgere del Sole e il tramonto della Luna la mattina seguente. Eclissi di Luna che non si verificò (...)
18. (...) in basso ad ovest la stella della fine del piede (...)
LATO OPPOSTO
1. La sera e la notte (...)
2. La stella centrale dell'ammasso anteriore di stelle del Sagitterio 1 yarda (...)
3. 20 minuti del giorno la mattina (?) ... il Sole era circondato da un alone. Il 19° (giorno) Venere sotto la stella centrale del corno del Capricorno 2 e mezzo yarde. Nella notte (...)
4. Questo mese il prezzo era di 1 GUR 12 KA l'orzo, 1 GUR 60 KA i datteri, 1 GUR ... cassia ... (...1 Sekel di argento ...)
5. Il 1° (giorno) di Sebat (il Tebet aveva 29 giorni) la Luna divenne visibile nella parte meridionale dei Pesci dello Zodiaco. 58 minuti durò la sua visibilità. Soffia un vento settentrionale. In questo tempo: Giove dietro l'ammasso anteriore di stelle del Sagittario (...)
6. Il 4° (giorno) si alzò la marea. Il 4° (giorno) Venere era mezza yarda sopra il Capricorno e ad uguale distanza da essa. La sera e la notte del 6° (giorno) la Luna era circondata da un alone. Le Pleiadi, le Hyadi, Beta + Zeta Tauri ... (... erano in esso ...)
7. La Luna è circondata da un alone, Leone e Cancro (erano) in esso. Dietro l'alone Regulus era 1 yarda sotto la Luna e ad uguale distanza da essa. All'alba 12 minuti della notte ... (...)
8. 1 ora e 8 minuti tra il sorgere del Sole e il tramonto della Luna la mattina seguente. (la Luna) non raggiunse più (il Sole). Il Sole era circondato da un alone. Dal 4° al 15° (giorno) la marea si alzò di 1 e mezza yarda, e calò il (giorno) 16. Durante la notte del 18° (giorno) e il 18° (giorno) piogge (?) (...)
9. del Bel si muoveva come un lupo durante il terremoto, due delle navi fatte di giunchi di prima scelta furono spazzate via. Il 22° (giorno) terremoto. Nella notte del 23° (giorno) (...)
10. si trovava sotto la piccola stella, che è a mezza yarda dietro la coda del Pesce del Capricorno ad uguale distanza da essa. Durante la notte del 29° (giorno) vi furono nuvole luminose di colore rosso ad ovest, 60° (di altezza ... in questo mese il prezzo era)
11. l'orzo soltanto 1 GUR, i datteri 1 GUR e 60 KA, la cassia 1 GUR 36 KA, il sesamo 24 KA ... (... 1 Sekel di argento ...)
12. Il 1° (giorno) di Adar (il Sebat aveva 30 giorni) la Luna divenne visibile dietro l'Ariete, mentre il Sole era ancora in cielo. 1 ora e 40 minuti durò la sua visibilità. Nuvole a forma di serpente (?). Indossava la Tiara. Soffiava un vento dal nord. In quel tempo: Giove (...)
13. non era visibile. Il 1° (giorno) si alzò la marea. Nella sera della notte del 2° (giorno) la Luna era 4 yarde sotto le Pleiadi ad uguale distanza da essa. All'inizio della notte 3. 2 e mezza yarde (...)
14. dal 1° al 5° (giorno) la marea si alzò di 8 pollici. Il 6° (giorno) calò di nuovo. Nella notte del 7° (giorno la Luna era avvolta da un alone, Cancro e Regulus (erano) in esso (...)
15. L'alone circondava il Cancro e il Leone, esso era aperto verso sud. Nell'alone la Luna era 1 yarda di fronte (la tavoletta qui è spezzata). La Luna 1 Yarda verso est. La sera della notte del 10° (giorno) (...)
16. La notte dell'11 (giorno) era nuvoloso. Il (giorno) 11 al tramonto del Sole e nella notte del 12 ... pioggia. Verso la sera del 12° (giorno) il Dio fu visto insieme con il Dio; 6 minuti tra il sorgere del Sole e il tramonto della Luna. Verso l'occidente (...)
17. di fronte alla regione meridionale del Pesce dello Zodiaco, mezza yarda sotto Venere, Mercurio era 8 pollici sotto ad est ... (...)
18. 6 pollici sopra Mercurio, 2/5 di yarda sotto Venere era ad uguale distanza, e Marte era 2/3 di yarda sotto la stella occidentale di (obliterato), in equilibrio, verso (...)
19. Intorno al tramonto del 22° (giorno) era nuvoloso. La marea si alzò. Intorno al 20° (giorno) Venere e Mercurio entrarono nella zona del Pesce meridionale dello Zodiaco (...)
20. ... si volse verso ovest. Intorno al 26° (giorno) Mercurio e Venere (a sinistra) nella zona del Pesce settentrionale (...)
21. La marea si alzò di 8 pollici. Il 26° (giorno) di questo mese un leopardo (?) entrò a Borsippa e uccise due cani. Era impossibile cacciarlo fuori dalla città così dovette essere ucciso (...)
22. 38° anno di Nabucodonosor, il 1° di Nisan (l'Adar aveva 29 giorni). Fu una giornata nebbiosa per l'intera (...)
23. 37° anno di (Nabucodonosor) MARGINE SINISTRO: (37° anno di Nabu)codonosor. 

I Testimoni di Geova cercano prove che non esistono

Ecco che cosa si legge in un loro sito non ufficiale:
"Testimoni di Geova OnLine sostiene che il copista abbia aggiunto la scritta "Year 37 of Nebukadnezar " all'inizio e alla fine del documento perché quella era la credenza di allora. Sosteniamo altresì che i traduttori moderni si siano rifatti a tale credenza ed abbiano completato le parti mancanti in modo da far collimare gli avvenimenti. Vi sembra un'affermazione troppo forte? Ebbene leggete con attenzione quanto segue."
Testimoni di Geova Online" ha contattato il British Museum sottoponendogli queste riflessioni. Ecco la risposta ricevuta:

Those of us who try to work with the original Babylonian sources for Babylonian astronomy and history do not regard the tablet VAT 4956 as a fraud. The suggestion that it is a fraud is put about by others who, for various reasons, feel uncomfortable with the chronology which has been accepted by the generality of historians of Mesopotamia throughout the last century.
Our attitude is that the currently accepted chronology, the outline of which was accessible from the time of the Greek astronomer Ptolemy, seems to have withstood the test of comparison with 150 years of discovery of original Babylonian records precisely because Ptolemy himself based his chronology on, or derived it from, Babylonian astronomical sources.
The full text of the tablet VAT 4956 was recently republished with a translation into English in A. J. Sachs and H. Hunger, Astronomical Diaries and Related Texts from Babylonia, volume I (Vienna 1988; ISBN 3 7001 1227 0), pages 46-53.
The text of the tablet which ****** cites as Strm-K-400, but which we would normally cite as Strassmaier, Cambyses no. 400, is found on a British Museum tablet BM 33066. This was recently republished with a translation into English in A. J. Sachs and H. Hunger, Astronomical Diaries and Related Texts from Babylonia, volume V (Vienna 001; ISBN 3 7001 3028 7), pages 164-173. This volume is a prime source for anyone who wants to study the Babylonian eclipse tables.
The volumes of Sachs and Hunger give you access to the basic raw data. You can take their data and study it for yourself with modern astronomical programmes to make your own assessment of the accuracy of Babylonian observations and the reliability of current chronological systems.
Yours sincerely,
******** *************
Deputy Keeper
Department of the Ancient Near East
the British Museum

"Ci viene quindi confermato che i traduttori A. J. Sachs e H. Hunger non fanno altro che confermare quanto già scritto da Tolomeo. Secondo noi invece loro sono partiti dalle conclusioni di Tolomeo ed hanno adattato il VAT 4956.
Ma come mai tutti gli altri studiosi sono d'accordo con Sachs e Hunger? E per forza! Come conferma il British Museum praticamente tutti gli studiosi si basano sul loro lavoro. Come potrebbero essere in disaccordo quando praticamente tutti bevono dalla stessa fonte? "


Ma, perché non tradurre in italiano la risposta del British Museum? Lo facciamo noi:

Gent. sig. *****
Quelli che tra noi cercano di lavorare con le fonti originali babilonesi riguardo alla storia e all'astronomia babilonese non considerano la tavoletta VAT 4956 come una frode. L'ipotesi che si tratti di frode è avanzata da altri che, per varie ragioni, trovano scomoda la cronologia che è stata accettata dalla maggioranza degli storici della mesopotamia dell'ultimo secolo. La nostra posizione è che la cronologia attualmente riconosciuta, le cui linee generali erano già riconosciute dai tempi dell'astronomo greco Claudio Tolomeo, mostrano d'aver resistito al confronto di 150 anni di scoperte di reperti originali babilonesi grazie proprio al fatto che lo stesso Tolomeo ha basato o dedotto la sua cronologia da fonti astronomiche babilonesi. Il testo completo della VAT 4956 è stato recentemente ripubblicato in una traduzione in inglese in A.J. Sachs e Hunger, Astronomical Diaries And Related Text from Babilonia, vol.I (Vienna 1988; ISBN 3 7001 1227 0), Pages 4653. Il testo della tavoletta che *** cita come Strm-K-400, ma che noi normalmente citiamo come Strassmaier, Cambise n°400, si trova in una tavoletta del British Museum MB 33066. Questa è stata recentemente ripubblicata tradotta in inglese in A.J. Sachs and H. Unger, Astronomical Diaries and Related Text from Babilonia, vol. V (Vienna 001; ISBN 3 7001 3028 7), pages 164-173. Questo volume è una fonte primaria per chiunque voglia studiare le tavolette delle eclissi Babilonesi. Il volume di Sachs e Unger da accesso ai dati originali fondamentali. Potreste prendere questi dati e studiarli da voi stessi con programmi astronomici moderni per fare le vostre valutazioni sull'accuratezza delle osservazioni babilonesi e sull'affidabilità dell'attuale sistema cronologico.
Sinceramente.
Deputy Keeper
Department of Ancient Near West
The British Museum


Si noti l'ironia che chiude la risposta del B.M. al Nostro anonimo di "Digilander-Testimoni", che è come dire: se non ci state a quello che gli esperti hanno stabilito, fatevele da soli le vostre valutazioni!
Il paradosso è che nel sito di cui sopra viene riportata questa risposta come elemento di prova a favore delle tesi geoviste!

Il 21° anno di Nabopolassar (padre di Nabucodonosor) è registrato sulla tavoletta babilonese B.M. 21946. Nabopolassar regnò 21 anni, anche Beroso riferisce a quell'anno la morte del re e la fine del suo regno.
Il 5° anno del suo regno si verificò un'eclisse la cui data è stata verificata astronomicamente: 22 aprile -621. Secondo tale punto di riferimento il -605 è il 21° e ultimo anno di Nabopolassar e quindi l'inizio del regno di Nabucodonosor.
Ecco cosa ha scritto a riguardo "La Torre di Guardia" del 15 Luglio del 1970 pagg. 422, 423:
"...l'eclisse lunare del 621 a.E.V. (22 aprile) è usata come prova della correttezza della data tolemaica per il quinto anno di Nabopolassar. Comunque, si potrebbe citare un'altra eclisse vent'anni prima nel 641 a.E.V. (1° giugno) per corrispondere alla data indicata dalla cronologia per il quinto anno di Nabopolassar. Inoltre, quest'ultima eclisse fu totale, mentre quella del 621 a.E.V. fu parziale"
Piuttosto che ricorrere a simili espedienti, non sarebbe più onesto il silenzio? Eviterebbero così di prendersi gioco della serietà degli astronomi i quali, per la Torre di Guardia, non saprebbero distinguere un'eclisse parziale da una totale e nemmeno calcolare con esattezza la periodicità di tali eventi, confondendo quella che si produsse il 22 aprile con un'altra che si verificò il 1° giugno! Ci viene il sospetto che tali battute, più che servire a dibattere con serietà certi argomenti, siano strumentali alla loro "politica interna", e servano piuttosto a confondere le persone semplici che ripongono la loro fiducia nel "verbo sacro" della Società. 

Un interessante studio sulla Stele di Harran: 

https://drive.google.com/open?id=1FGIxnbfpKxducbCzogDZJtXkkDiwjYzW

Per "dimostrare" lo stato di frammentarietà delle fonti storiche babilonesi, le pubblicazioni della Società Torre di Guardia ricorrono a espedienti riprovevoli che danneggiano i lettori abituali delle sue pubblicazioni.Gli esempi non mancano ed alcuni li segnaleremo a mano a mano che li incontreremo trattando questo argomento. Eccone uno:
La Torre di Guardia del 15 Agosto 1969 riportava:
"Ciò che si pensa fosse una tavoletta commemorativa, scritta per la madre o la nonna di Nabonedo, fornisce alcuni dati cronologici di questo periodo, ma molte parti del testo sono state danneggiate, per cui molto dipende dall'ingegnosità e dalle congetture degli storici. Il lettore può capire quanto sia frammentario il testo non tenendo conto del materiale fra parentesi nella seguente traduzione di una sezione di questo monumento commemorativo, materiale che rappresenta i moderni tentativi di reintegrare le parti mancanti, danneggiate o illegibili:
"[Nel tempo da Assurbanipal], il re d'Assiria, [nel] cui [dominio] nacqui, (cioè): [21 anni] sotto Assurbanipal, [4 anni sotto Assur]etillu-ilani, suo figlio, [21 anni sotto Nabopola]ssar, 43 anni sotto Nabucodonosor, [2 anni sotto Evil-Merodac], 4 anni sotto Neriglissar, [in tutto 95 an]ni, [il dio fu lontano] finché Sin, il re degli dèi ..."
Più avanti nel testo la madre (o nonna) di Nabonedo è rappresentata mentre attribuisce a Sin il merito di averle concesso lunga vita "dal tempo di Assurbanipal, re d'Assiria, al 6° anno di Nabonedo, re di Babilonia ... cioè 104 felici anni ..."

La rivista La Torre di Guardia citata traeva tali informazioni da un'opera prestigiosa: "Ancient Near Eastern Texts" di Pritchard, pagg. 311, 312. L'articolo continuava commentando:
"Da questa medesima incompleta descrizione si può vedere che le sole cifre effettivamente indicate sono i 43 anni di regno di Nabucodonosor e i 4 anni di regno di Neriglissar. In quanto a quest'ultimo monarca, il testo non limita necessariamente il suo regno a 4 anni; piuttosto menziona qualcosa che accadde nel suo quarto anno. A che punto del regno di Assurbanipal cominciasse la vita della madre (o nonna) di Nabonedo non è dichiarato, per cui siamo lasciati all'oscuro per quanto riguarda l'inizio e la fine dei "104 felici anni". Né c'è alcuna informazione circa la durata del regno di ... Nabopolassar ed Evil-Merodac. E non c'è menzione di Labashi-Marduk, il quale, come ammettono ora in genere gli storici, regnò fra Neriglissar e Nabonedo."
Evidentemente l'autore dell'articolo "ignorava" qualcosa:

  • che nel settembre del 1956 D.S. Rice rinvenne una Stele che è l'esatto duplicato di quella danneggiata. Questa però è completamente intatta nella parte riportante notizie cronologiche. Il nuovo testo, Nabon. H1,B dice così:


"Dal ventesimo anno di Assurbanipal, re d'Assiria, quando io nacqui, fino all'anno quarantaduesimo di Assurbanipal , l'anno terzo di Assur-etellu-ili, suo figlio, l'anno ventunesimo di Nabopolassar, l'anno quarantatreesimo di Nabucodonosor, l'anno secondo di Awel-Marduk, l'anno quarto di Neriglissar, l'anno novantacinquesimo del dio Sin, re degli dèi ..."


  • oppure, visto che l'autore dell'articolo della Torre di Guardia ha citato il testo di Pritchard, riferito alla Stele Nabon H1, A (quella danneggiata), poteva darsi la pena di citare anche il ritrovamento della seconda Stele anch'essa citata dal Pritchard!
    Tuttavia, più tardi nel libro "Venga il Tuo Regno", pag. 186 la Società ha riconosciuto:


"Stele di Harran di Nabonedo (Nabon H 1 B): Questa stele (o pilastro con un' iscrizione) CONTEMPORANEA fu scoperta nel 1956. Menziona i regni dei re neobabilonesi Nabucodonosor, Evil-Merodac, Neriglissar. Le cifre datate per questi tre concordano con quelle del Canone di Tolomeo".
Sul valore di questa Stele, quindi, non ci sono discussioni. Non ce ne dovrebbero essere neppure riguardo alla validità del Canone di Tolomeo che riporta le stesse cifre sulla durata di questi re menzionati:

  • Nabucodonosor 43 anni
  • Evil-Merodac 2 anni 
  • Neriglissar 4 anni 
  • Labashi-Marduk pochi mesi 
  • Nabonide 17 anni 

Se il 539 a.C. è l'ultimo anno di Nabonide, il 18° anno di Nabucodonosor, quello della distruzione di Gerusalemme, è il 587/58 a.C., non il 607 a.C. Appare più che giustificata l'opinione più che che la Torre di Guardia sia interessata di più alla "SUA" verità che alla VERITA'. 

E' una lista di re babilonesi che da sola basterebbe
a determinare la durata del periodo neobabilonese
(apri il documento in pdf - trascrizione in inglese: https://www.livius.org/sources/content/uruk-king-list/? )



IL CANONE DI TOLOMEO

Claudio Tolomeo (70-161 d.C.) fu uno dei più grandi sapienti dell'antichità. Verso il 142 d.C. scrisse la sua opera fondamentale "He Mathematike Syntaxis" (Trattato di Matematica) nota come "Almagesto" (Il più grande).

Il Canone di Tolomeo è un elenco di regnanti con la durata dei loro regni, che abbraccia un periodo di tempo che si estende dall'inizio dell'era di Nabonassar, nel 747 a.C. fino ad Antonino Pio (137-160 d.C.). Detta lista reale fu compilata sulla base di cronache e liste più antiche, in gran parte cronache babilonesi, raccolte da astronomi alessandrini per i loro calcoli astronomici.
"La lista regia (Canone di Tolomeo) fu compilata molto tempo prima di Tolomeo, dagli astronomi alessandrini che ne fecero, sulla scorta di fonti babilonesi, uno strumento per i loro calcoli astronomici" (Otto Neugebauer, "Years in Royal Canons", in A Locust's Leg. Studies in the honour of S.H. Taqizadeh, Londra- 1962- pagg. 209-212.)
"(Il Canone di Tolomeo) era stato elaborato da uno o più esperti di astronomia e cronologia babilonese e, a seguito dell'uso che se ne fece nella scuola alessandrina, fu sottoposto con successo a scrupolosi esami indiretti" (F.X. Kluger, Sternkunde und Sterndienst in Babel, Buch II, II Teil, Heft 2, Munster in Westfalen, 1924, pag. 390).
"(Il Canone di Tolomeo) dato che apparteneva al tradizionale materiale scientifico degli astronomi, fu ereditato da uno studioso dopo l'altro" (E. Mayer, Forschungen zur Alten Geschichte, Halle a.S., 1899, pagg. 453-454).
"(Il Canone di Tolomeo) ... riproduce una tradizione babilonese risalente al primo millennio circa a.C. ed indipendente da Beroso, come si arguisce dall'ordine e dalla forma dei nomi dei re ..." (Stanley Mayer Burstein, "the Babylonica of Berossus" in Sources and Monographs Sources from the Ancient Near East, vol. 1, fascicolo 5, pag. 38).
Riportiamo di seguito solo l'ultima parte della lista dei re babilonesi del Canone di Tolomeo:

  • Kandalanu 22 anni
    Nabopolassar 21 anni
    Nabukadnezzar II 43 anni
    Amel-Marduk 2 anni
    Neriglissar 4 anni
    Nabonidus 17 anni

 (il regno di Labashi-Marduk, tra Neriglissar e Nabonide, non compare nella lista perché di durata inferiore ad un anno).

Tutte le scoperte archeologiche fatte fino ad ora Si accordano in modo completo con il Canone di Tolomeo.
"Ciò che agli occhi degli storici moderni conferisce al Canone una così grande importanza, è la notevole quantità di materiale astronomico che Tolomeo raccolse nel suo Almagesto la cui attendibilità è possibile verificare quasi ad ogni passo, dal principio alla fine. Nell'Almagesto sono riportate più di ottanta posizioni del sole, della luna e dei pianeti con le date relative, posizioni che gli astronomi moderni hanno verificato. Per quanto riguarda le eclissi, i particolari sono descritti in modo talmente minuzioso da non lasciare adito a nessun problema circa l'esatta identificazione dei singoli fenomeni descritti e da rendere possibile una verifica sicura" (E.R. Thiele, The Mysterious Numbers of the Hebrew Kings, Chicago, Unyversity of Chicago pess, 1951, pag. 46).
La posizione della Società Torre di Guardia sul Canone di Tolomeo:
"Canone di Tolomeo: Tolomeo Claudio fu un astronomo greco che visse nel secondo secolo E.V. Il suo Canone, o elenco di re, aveva relazione con un'opera di astronomia che egli aveva scritto. La maggioranza degli storici moderni accettano le informazioni di Tolomeo intorno ai re neobabilonesi e alla durata dei loro regni (benché Tolomeo ometta in effetti il regno di Labashi-Marduk). Evidentemente Tolomeo basò le sue informazioni storiche su fonti che risalivano al periodo dei Seleucidi, che cominciò più di 250 anni dopo che Ciro aveva catturato Babilonia. Non sorprende dunque che le cifre di Tolomeo concordino con quelle di Beroso, un sacerdote babilonese del periodo seleucide" (Venga il Tuo Regno, pag. 186)
A parte la chiara tendenziosità di questa dichiarazione, quali sono gli esperti, fuori e dentro l'organizzazione dei testimoni di Geova, che possono reggere il confronto con le analisi dei più quotati esperti matematici e astronomi che danno la loro piena fiducia al Canone di Tolomeo?
Dimenticano, inoltre, che indipendentemente dall'opinione di detti esperti, le informazioni raccolte nell'Almagesto sono state verificate col moderno calcolo astronomico e sono state trovate giuste!
Tuttavia la Torre di Guardia, che non si arrende alle evidenze più elementari, ha tirato fuori ancora una volta i suoi metodi per gettare discredito gratuito su queste antiche testimonianze. Quello che ne risulta, però, è degno non di un'organizzazione che si ritiene cristiana, ma di una combriccola di falsari.

Il caso "Scientific American"

Un vero e proprio "caso" esplose nel mondo scientifico con una recensione del libro "The crime of Claudius Ptolomy"(Il delitto di Claudio Tolomeo) del noto fisico R. Newton sulla rivista Scientific American, ottobre 1977. In particolare, un'affermazione in esso contenuta ha scatenato una serie di polemiche: "Tolomeo potrebbe essersi spinto tanto in avanti nella sua contraffazione da inventare la cronologia dei regni dei sovrani neo-babilonesi".
La Torre di Guardia raccolse prontamente questa affermazione rilanciandola attraverso le sue pubblicazioni: finalmente qualcuno del mondo scientifico sembra appoggiare le sue tesi!
Newton, per sua stessa ammissione, non è uno storico competente di cronologia babilonese. Le sue informazioni sui rapporti tra la cronologia e l'opera di Tolomeo è stata suggerita da un certo Philip G. Couture di Santee, California, il quale, è stato appurato, è un ... testimone di Geova.
Il vespaio sollevato da quella recensione indusse la Scientific American a ritornare sull'argomento. Fu così pubblicato un nuovo articolo nel marzo del 1979 col titolo "Claudio Tolomeo assolto".
Del resto lo stesso R. Newton s'era così espresso dopo aver fatto riferimento a due testi cuneiformi* che permettono di fissare astronomicamente due date riportate dall'Almagesto: "Perciò abbiamo una conferma molto solida che la lista di Tolomeo è corretta per quanto riguarda Nabucodonosor e ragionevolmente corretta per quel che concerne Cambise" ("The Crime of Claudius Ptolemy", p. 375. Vedi anche "The Moon's acceleration", p.49).
Visita la pagina di C.O. Jonsson: https://www.607v587.com/webpage%2010.htm


* Un'osservazione porta la data del 5° anno di Nabopolassar, il 621 a.C. L'altra porta la data del 7° anno di Cambise, il 523 a.C.

IL CASO EDWIN R. THIELE

In un incidente simile è incappato il Prof. E.R. Thiele. Una sua affermazione, riguardante il Canone di Tolomeo, estrapolata dal suo contesto e senza nemmeno tener conto del pensiero generale espresso dall'autore (in "The Mysterious Number of Hebrew's Kings"), è stata riportata nelle pubblicazione della Torre di Guardia a sostegno delle sue tesi. Questo il passo incriminato: "Il canone tolemaico fu preparato principalmente per scopi astronomici, non storici. Non pretese di dare un elenco completo di tutti i governanti di Babilonia o della Persia, né il mese o il giorno esatto dell'inizio dei loro regni, ma rese possibile di situare correttamente in un ampio sistema cronologico certi dati astronomici allora reperibili". (Così, per es: in "Svegliatevi! " 8 nov. 1972, p. 27).
Il Prof. Thiele fu molto dispiaciuto nel vedere questa citazione del suo libro accostata alle argomentazioni della Torre di Guardia. Egli scrisse a più riprese la sua estraneità riguardo alle tesi della Società e, anzi, "...il Canone di Tolomeo può essere usato come una guida storica con la massima fiducia. Poiché il Canone di Tolomeo dà delle informazioni precise e assolutamente attendibili riguardo alla cronologia di un periodo che inizia con il 747 a.C.", scrisse tra l'altro.
Alla pag. 37 del libro The Jehova's Witnesses and Prophetical Speculation del Dr. E.C. Gruss, viene riportata una lettera del Prof. E.R.Thiele, tra l'altro egli dice: "Cosa dire dell'articolo in generale? (quello in cui la Torre di Guardia lo citava) Vorrei dire che un simile scrittore non dovrebbe occuparsi di un simile argomento. Egli non conosce i fatti o se li conosce non li usa in maniera onesta. Egli mi ricorda un avvocato senza scrupoli che voglia difendere con simili argomenti una tesi che egli stesso sa non essere troppo solida. Siamo caritatevoli verso quest'uomo e diciamo che quando legge non dovrebbe leggere come uno scolaro già informato. In altre parole lasciatemi definirlo piuttosto ignorante che disonesto".


E' tuttora valido il Canone di Tolomeo?
La lista dei re o Canone di Tolomeo conserva la sua validità. Tuttavia, l'Almagesto contiene soltanto due eclissi che permettono di fissare due date assolute relativamente al periodo neobabilonese; d'altra parte la validità del Canone stesso risulta confermata da fonti indipendenti (Cronache, Liste regie, Diari astronomici ecc.).
Tra le acquisizioni più recenti vi sono le tavolette di Saros che riportano numerosi fenomeni astronomici molto particolareggiati e numerose eclissi di luna con cadenze di 18 anni, CHE PERMETTONO DI FISSARE NUMEROSE DATE ASSOLUTE.

Questi ultimi documenti hanno per gli astronomi una rilevanza tale da rendere superflue le informazioni dell'Almagesto.
Noi ci fermiamo qui e rimandiamo quei lettori interessati ad approfondire l'argomento al libro di C.O. Jonsson "I Tempi dei Gentili"- Edizioni Dehoniane.

______________________________________
(Nel 2004 è stata pubblicata - in Inglese: The Gentile Times Reconsidered- la 4a edizione, rivista ed ampliata, contenente maggiori informazioni e foto di documenti archeologici originali. Gli interessati possono rivolgersi all'Autore: coj@alfa.telenordia.se).


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