Capitolo primo: La data assoluta

  • Che cos'è una "data assoluta"?
  • Come la si determina?

Una data assoluta è un punto fermo nella storia, determinato scientificamente, che
permette la giusta collocazione cronologica di specifici avvenimenti storici.

Per quanto sia superfluo sottolinearlo, la Bibbia non contiene alcuna data assoluta. Per datare avvenimenti biblici, come la distruzione di Gerusalemme e la presa di Babilonia, è necessario ricorrere alla cronologia secolare.
La cronologia secolare (o cronologia ufficiale) è assoluta, in quanto tutte le date sono rapportate a un punto di riferimento cronologico fisso che è l'anno 1° dell'era cristiana; molte di queste date sono state determinate col metodo astronomico, vale a dire, utilizzando i dati astronomici riportati da reperti archeologici originali o contemporanei.

Secondo il prof. Sachs esistono almeno 364 diari astronomici che forniscono circa 200 date assolute, fra queste segnaliamo quelle attinenti al periodo neo-babilonese:

  • il 651 a .C. determinato con la tavoletta BM 32312 
  • il 605 a .C. determinato con la tavoletta BM 21946 
  • il 568 a .C. determinato con la tavoletta VAT 4956 
  • il 523 a .C. determinato nel modo spiegato più avanti 

Come viene determinata la "data assoluta" 539 a.C.?
Il 539 a.C. è di fondamentale importanza per la cronologia della Torre di Guardia perché costituisce la base per fissare la data della distruzione di Gerusalemme.
Vediamo però quanto materiale biblico viene usato in questo procedimento. 

  • " La Torre di Guardia" del 1° febbraio 1969 alle pagg. 75 e 76 riporta quanto segue:

    "Altri investigatori dicono: "La cronaca di Nabunaid ... dichiara che Sippar cadde di fronte alle forze persiane il 14/VII/17 (12 ott.), e che Ciro entrò in Babilonia il 3/VIII/17 (29 ott.). Questo stabilisce la fine del regno di Nabunaid e l'inizio del regno di Ciro. In modo abbastanza interessante, l'ultima tavoletta che porta la data di Nabunaid a Uruk ha la data del giorno successivo a quello in cui Babilonia cadde nelle mani di Ciro. La notizia della sua cattura non era ancora giunta nella città meridionale distante circa 200 chilometri " -Brown University Studies, Vol. XIX, Bayilonian Chronology 626 B.C. - A.D. 75. Parker e Dubberstein, 1956, pag. 13.

    Insigni autorità d'oggi accettano senza alcun dubbio il 539 a .E.V. quale anno in cui Babilonia fu rovesciata da Ciro il Grande. Oltre alle suddette citazioni, quelle che seguono sono un piccolo saggio di libri di storia che rappresentano sia generali opere di consultazione che elementari libri di testo. Queste brevi citazioni mostrano pure che questa non è una data suggerita di recente, ma una data investigata a fondo e accettata in genere negli scorsi sessant'anni" (a questo punto, nell'articolo, seguono ben 23 citazioni di questo genere: "Ciro entrò in Babilonia nel 539 a .C." -Encyclopoedia Britannica, 1946, Vol.2 pag. 852-). Così termina infine l'articolo: "Essendo la data del 539 a .E.V. così fermamente stabilita e accettata da tanti studiosi, siamo pienamente sicuri su dove ci troviamo oggi in relazione con la caduta di Babilonia avvenuta venticinque secoli fa. Il 6 ottobre 1968 scaddero 2.506 anni dalla caduta di quel terzo impero mondiale. Le date di altri importanti avvenimenti accaduti prima del 539 si possono ora stabilire con molta accuratezza. Se si accettano le date indicate nella Bibbia, questo è piuttosto facile, e si eviteranno alcune erronee trappole in cui sono caduti i tradizionali cronologisti della cristianità."

(Da notare che nello stesso articolo definiscono come "Insigni autorità d'oggi" gli storici che citano, e subito dopo parlano di "erronee trappole in cui sono caduti i tradizionali cronologisti della cristianità", "dimenticando" che si tratta in fondo delle stesse persone! Notiamo anche la generosità con la quale attingono a fonti "secolari" quando fa loro comodo).  

Nulla da eccepire su tale metodo, che è poi quello scientifico. Ci rammarichiamo solo che da questo momento in avanti lo abbandoneranno fino a rinnegarne la validità, come vedremo.
Il 523 a.C. è a giusto titolo una data assoluta perché è stata determinata col metodo astronomico.
Il 539 a.C., pur concordando che fu la data della presa di Babilonia da parte di Ciro, è una data desunta da informazioni storiche a partire da reperti archeologici. Non è una data assoluta.
CONCLUSIONE
Concludiamo questo primo capitolo osservando che alla base della cronologia del 1914,prima ancora del 607 a.C. (anno in cui la Torre di Guardia fa risalire la distruzione di Gerusalemme), c'è il 539 a.C., cioè una data determinata scientificamente.Considerandola corretta, i testimoni di Geova si sono affidati implicitamente alla cronologia secolare e ai suoi metodi. Se ne deduce che tutto quanto edificheranno in seguito a partire da questa data manterrà conseguenzialmente questa impronta "secolare", né potrebbe essere altrimenti dal momento che la Bibbia non contiene una sua cronologia propriamente detta. 

APPENDICE:

LA PRESENZA DI NABUCODONOSOR A GERUSALEMME NELL'ANNO TERZO DI JOIAKIM SECONDO DANIELE 1:1,2

La posizione della Torre di Guardia:

  • 2 Nel 625 a .E.V. il faraone egiziano Neco fece un ultimo tentativo per bloccare l'espansione babilonese verso sud. A questo fine mosse con il suo esercito fino a Carchemis, sulle rive dell'alto Eufrate. La battaglia di Carchemis, com'è chiamata, fu un avvenimento storico, decisivo. L'esercito babilonese, al comando del principe ereditario Nabucodonosor, sbaragliò l'esercito del faraone Neco. (Geremia 46:2) Nello slancio della vittoria, Nabucodonosor invase la Siria e la Palestina e, a tutti gli effetti, pose fine alla dominazione egiziana nella zona. Solo la morte del padre, Nabopolassar, gli fece temporaneamente sospendere le operazioni.

    3 L'anno dopo Nabucodonosor - adesso intronizzato re di Babilonia - riprese le sue campagne militari in Siria e in Palestina. In questo periodo venne per la prima volta a Gerusalemme. La Bibbia riferisce: "Ai suoi giorni Nabucodonosor re di Babilonia salì, e Ioiachim divenne dunque suo servitore per tre anni. Comunque, si rivoltò e si ribellò contro di lui". - 2 Re 24:1.

    NABUCODONOSOR A GERUSALEMME

    4 L'espressione "per tre anni" ci interessa in modo particolare, poiché le parole iniziali di Daniele dicono: "Nel terzo anno del regno di Ioiachim re di Giuda, Nabucodonosor re di Babilonia venne a Gerusalemme e le poneva l'assedio". (Daniele 1:1) Nel terzo anno dell'intero arco del regno di Ioiachim, che regnò dal 628 al 618 a .E.V., Nabucodonosor non era ancora "re di Babilonia", ma principe ereditario. Nel 620 a .E.V. Nabucodonosor impose a Ioiachim un tributo, ma dopo tre anni circa Ioiachim si ribellò. Quindi fu nel 618 a .E.V., cioè nel terzo anno del regno di Ioiachim come vassallo di Babilonia, che il re Nabucodonosor venne a Gerusalemme una seconda volta, per punire il ribelle Ioiachim.

    5 Il risultato di questo assedio fu che "a suo tempo Geova gli diede in mano Ioiachim re di Giuda e parte degli utensili della casa del vero Dio". (Daniele 1:2) Probabilmente Ioiachim morì, assassinato o in una rivolta, durante le prime fasi dell'assedio. (Geremia 22:18, 19) Nel 618 a .E.V. gli succedette il figlio Ioiachin, diciottenne. Ma il regno di Ioiachin durò solo tre mesi e dieci giorni, e nel 617 a .E.V. egli si arrese. - Confronta 2 Re 24:10-15.

    6 Nabucodonosor prese come bottino sacri utensili del tempio di Gerusalemme e "li portò nel paese di Sinar nella casa del suo dio; e portò gli utensili nella casa del tesoro del suo dio" Marduk, o Merodac in ebraico. (Daniele 1:2; Geremia 50:2) ("Profezie di Daniele" pp. 31,32).

Alcune gravi inesattezze storiche:

1. Gli avvenimenti descritti al paragrafo "2" non sono avvenuti nel 625 a.C., ma nel 605 a.C. Nessuna data storica antica è più sicura del 605 a.C., anno in cui morì Nabopolassar e cominciò a regnare suo figlio Nabucodonosor. Il quinto anno del suo regno si verificò un'eclisse la cui data è stata verificata astronomicamente: 22 aprile 621 a.C. Secondo tale riferimento il -605 è il ventunesimo e ultimo anno del regno di Nabopolassar. Dal 1956 ci è nota la versione di fonte babilonese dello scontro tra egiziani e babilonesi a Carchemish, di cui si aveva notizia in Geremia 46:2. Eccola nella sua stesura originale:

  • "L'anno ventunesimo il re di Accad rimase nel suo paese. Nabucodonosor il suo figlio primogenito, il principe ereditario, mobilitò l'esercito di Babilonia e ne assunse il comando; egli marciò su Carchemish che è sulla riva dell'Eufrate e attraversò il fiume per andare contro l'esercito egiziano che era schierato a Carchemish ... essi combatterono l'uno contro l'altro e l'esercito egiziano fuggì davanti a lui. Egli causò la sua rovina e lo battè fino ad annientarlo ..." (Dalla Chronicle of Chaldean Kings (626-556 B.C.), tav. BM 21946, in D.J. Wiseman, pp. 67-69).
Ciò che afferma la Società, che l'esercito babilonese invase la Siria e la Palestina è corretto (il disaccordo riguarda la datazione degli avvenimenti) e trova conferma nello storico giudeo Giuseppe Flavio, ma ancor più sicura è l'informazione della Cronaca che prosegue dicendo che l'esercito babilonese sbaragliò quello egiziano conquistando l'intera regione del paese di Hatti. Questa informazione si accorda con quello che è riferito in 2 Re 24:7 dove si dice che "il re d'Egitto non uscì più dal suo paese perché il re di Babilonia dal torrente d'Egitto fino al fiume Eufrate, AVEVA CONQUISTATO QUANTO UNA VOLTA APPARTENEVA AL RE D'EGITTO".
Essendo Nabucodonosor divenuto il padrone di tutta l'area siro-palestinese, è ovvio che pensasse di assicurarsi la sottomissione dei vari regnanti della regione già sottoposti al dominio egiziano. A tal proposito appare scontato che al nuovo padrone si sia sottomesso anche Joiakim re di Giuda; su questo, contrariamente a Beroso che dà tale atto di sottomissione come un dato di fatto, Giuseppe Flavio lo esclude. Non lo esclude, però la Bibbia la quale riporta in Daniele 1:1 quanto segue:

  • "Il terzo anno del regno di Joiakin re di Giuda, Nabucodonosor, re di Babilonia, marciò contro Gerusalemme e l'assediò" 

2. Purtroppo in relazione al testo di Daniele 1:1 e segg. La Società presenta un altro ordine di inesattezze. Per la Torre di Guardia il "TERZO ANNO" qui menzionato non sarebbe propriamente il "terzo", bensì l'undicesimo di Joiakim (sic!), secondo questo ragionamento (leggi la citazione su riportata): dal momento che in Geremia 46:2 si dice che Nabucco sconfisse gli egiziani il 4° anno di Joiakim, Daniele non poteva riferire all'anno precedente gli avvenimenti narrati al capitolo primo del suo libro. Dopotutto, il terzo anno di Joiakim Nabucco non era ancora re di Babilonia. La Società fa anche rilevare che se per "terzo anno" si intendesse il 605 a.C. e, di conseguenza, il 1° di Nabucco, questo sarebbe in conflitto con Daniele 2:1 che riporta l'annotazione "secondo anno di Nabucodonosor", perché tra la prima datazione (Dan. 1:1) e la seconda (2:1) non sarebbero trascorsi i "tre anni" durante i quali Daniele e i suoi compagni sarebbero stati iniziati alle arti dei Caldei (Dan.1:5). Di qui la necessità di dare un altro significato a questo "secondo anno del regno di Nabucco", per cui la Società lo considera "il secondo anno come dominatore mondiale" dopo aver distrutto Gerusalemme, ovvero il 20° dei suoi 43 anni di regno.

Per la verità, queste argomentazioni della Torre di Guardia sul primo capitolo del libro di Daniele non sono né nuove né originali. Sono fra quelle proposte come spiegazione ai tempi in cui non si disponeva dei testi cuneiformi babilonesi, venuti alla luce in tempi recenti. Oggi, che l'archeologia ha fatto piena luce su tale scorcio storico, è quantomeno anacronistico riproporli; se la Torre di Guardia vi ricorre tuttora sappiamo che lo fa per poter sostenere la propria cronologia che fa risalire la distruzione di Gerusalemme al -607 anziché al -587.
Riguardo alla prima argomentazione, la Società fa violenza allo stesso testo biblico che recita perentoriamente: "Il TERZO ANNO DI REGNO di Joiakim RE DI GIUDA". La sottolineatura della datazione è chiara e forte: "terzo anno di regno" e "di Joiakim re di Giuda". La violenza fatta a questo testo è aggravata da una subdola aggiunta: "a suo tempo" Geova gli diede ..." all'inizio del versetto 2. Le parole "a suo tempo" non esistono nel testo originale e inducono il lettore a pensare che il contenuto del racconto si riferisca a un momento non meglio precisato del regno di Joiakim e non al suo terzo anno. Malgrado tali manomissioni, in nessun modo "il terzo anno di Joiakim" può essere considerato l'undicesimo, ovvero, "il terzo da quando era divenuto vassallo di Nabucco": intanto perché nella Bibbia e nei documenti contemporanei non è mai usato un simile modo di datare gli avvenimenti e poi perché Jioiakim, stando alla Cronaca babilonese e alla Bibbia stessa non divenne vassallo di Nabucco nel suo 7°/8° anno, ma lo stesso anno della battaglia di Carchemish. Così infatti recita la Cronaca:

"Nell'anno di ascesa al trono Nabucodonosor tornò di nuovo nel paese di Hatti e fino al mese di Sebat marciò sul paese di Hatti senza incontrare resistenza; nel mesi di Sebat portò in Babilonia l'ingente tributo del territorio di Hatti. Nel primo anno di Nabucodonosor, nel mese di Sivan, egli radunò il suo esercito e andò nel territorio di Hatti senza incontrare resistenza fino al mese di Chislev. Tutti i re del paese di Hatti vennero davanti a lui ed egli ricevette il loro ingente tributo". Tra questi re è impensabile l'assenza del re di Giuda. 

La Cronaca babilonese registra ogni anno, fino al 4° anno di Nabucco, simili spedizioni nella siria-palestina; ma il 4° anno (era l'ottavo di Joiakim), in uno scontro avuto con l'Egitto, il re babilonese si ritirò con gravi perdite. Fu questo l'anno in cui Ioiakim si rivoltò contro Nabucco dopo essergli stato sottomesso per tre anni, come conferma la Bibbia in 2 Re 24:1-7 (questa circostanza è confermata da Giuseppe Flavio). Da questo momento il racconto biblico dice che Yahveh "mandava contro di lui bande di predoni caldee, siri, moabiti e ammoniti" finché nell'undicesimo anno Nabucco lo tolse di mezzo.
A differenza degli ebrei, che adottavano il metodo egiziano della predatazione, nel conteggiare gli anni di regno dei re, i babilonesi non tenevano conto dell'anno di accessione e cominciavano a contarli dall'inizio dell'anno nuovo. Sicché, quello che per i giudei in patria, come Geremia (Ger. 46:2), era il 4° anno di Joiakim, per quelli in esilio in Babilonia, come appunto Daniele, era il 3° anno di Joiakim. Ciò è confermato dal diverso modo in cui è stato datato l'anno della distruzione di Gerusalemme: 19° di Nabucco dal profeta Geremia, 18° di Nabucco per il redattore finale del libro di Geremia, che fu sicuramente uno dei rimpatriati dell'esilio (vedi Ger. 52:12 e 52:29).

Non esiste l'ipotizzata contraddizione tra Dan. 1:1 e 2:1 se si tiene conto che la Bibbia menziona diversi casi in cui anni (o giorni) parziali vengono tenuti in conto di anni interi ( vedi 2 Re 18:9,10, dove l'assedio, cominciato l'anno 7° di Oshea e finito nell'anno 9°, ed è detto che durò "tre anni"; oppure in Matteo 12:40 dove si parla di "tre giorni e tre notti" in relazione alla morte di Gesù).
Nel caso di Daniele 1:5 i "tre anni" possono essere così interpretati: il 1° anno corrisponde è quello dell' accessione di Nabucco al trono; il 2° anno è il 1° del regno di Nabucco e il 3° anno è quello menzionato in Dan. 2:1. Facciamo anche notare in relazione a Dan. 2:1 che Nabucco non diventa "dominatore mondiale" in virtù della vittoria riportata a Carchemish e alla distruzione di Gerusalemme. Piuttosto, fu proprio da quel momento che iniziò la sua marcia verso la grandezza, accingendosi ad affrontare le potenze maggiori, come Tiro, l'Egitto, l'Elam ecc.Considerare il 2° anno di Nabucco come il 20° del suo lungo regno, contro la lettura più naturale di Dan. 2:1, significa attentare alla coerenza del profeta Daniele che è stato piuttosto preciso nel datare gli avvenimenti di cui è stato testimone oculare ( vedi Dan.7:1; 8:1; 9:1, 10:1).

A proposito del profeta Daniele, è già notevole che, dal tempo della sua deportazione in Babilonia nel -605, fino al terzo anno di Ciro, ovvero, ben settant'anni dopo, quasi novantenne, egli detenesse importanti cariche presso la coorte di Babilonia. Ma se la sua deportazione fosse avvenuta nel -618 (sarebbe più corretto dire nel -625), sarebbe ancora immaginabile un venerando di circa cento anni di età che ricoprire ancora una delle cariche più importanti dell'impero? La cosa si commenta da sé!

Perché è importante questo capitolo?

L'importanza di questo capitolo è data dal fatto che, una volta appurato che il -605 è il primo anno del regno di Nabucodonosor, esso segna una tappa fondamentale per comprendere e datare altri avvenimenti, come la profezia dei 70 anni -Ger. 25:11,12; 29:10.

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